Presente!
Storie di ragazzi durante la didattica a distanza
Annarita Lozito

Abbiamo applaudito alla fine dell’Inno, e l’applauso era a noi, ai medici, agli infermieri, a chi ha dato un contributo, a chi è rimasto a casa, a chi è morto per noi, all’Italia, a questo Paese che cade più volte e che si rialza sempre, perché ha un cuore. Troppa retorica? Forse sì. Non faccio in tempo a spegnere la radio che comincia la canzone Azzurro.
Anno scolastico 2019-2020. E chi se lo scorda più.
“Prof, mi si è spento il computer!”, “Prof, la sento a tratti!”, “Prof, le è arrivato il compito?”. Ragazzi catapultati dalla sera alla mattina in una nuova realtà: la didattica a distanza. Temuta e temibile, un nuovo mondo per insegnanti e alunni.
Ma cosa è successo davvero in questi giorni davanti al computer?
Risate, pianti, desideri, riflessioni ironiche e dissacranti hanno colorato le ore di lezione.
Tra una colazione con Manzoni sul Lago di Como e uno sbarco adrenalinico sulla Luna o un’insalata preparata durante l’Unità d’Italia, i ragazzi hanno provato a essere presenti e a volte, protetti dalle mura delle loro camerette e abbassando le armi, hanno realizzato capolavori assoluti.
Sono loro i veri protagonisti della scuola: scorbutici e romantici, urlatori nati, alzatori di mano solo per andare in bagno, esperti in scuse e in lettere d’amore whatsappate, si sono dovuti reinventare. Se ci sono riusciti? In ogni singola pagina di questo diario di scuola scopriremo insieme che, sì, ci sono riusciti.
L'Autrice
Nasce il 1975 a Bari, dove trascorre quasi mezzo del cammin della sua vita, poi si trasferisce a Roma. Laureata in Materie Letterarie, da vent’anni insegna nella scuola secondaria di secondo grado. Ama l’arte e le belle letture, quelle che fortificano l’anima e puntano dritto al cuore.